Il tuo lavoro di impiantista dovrebbe limitarsi a installare e ispezionare l’impianto, ed eventualmente pulirlo o sostituirne alcune componenti. Ma quanto spesso sei costretto a sforzi immani per maneggiare le pesanti botole adibite alla chiusura degli stessi impianti?
E così ti ritrovi a dover aprire botole pesanti, difficili da estrarre e che a ogni rimozione sporcano te e l’intera stanza con una pioggia di stucco e vernice.
Temi per la tua incolumità, mentre sei in equilibrio sulla scala con tutto il peso della botola su braccia e schiena.
Facciamo ora l’esempio della VMC, un impianto sempre più presente nelle abitazioni moderne, spesso collocato nel controsoffitto del corridoio o del bagno.
Questa è solitamente una delle stanze più piccole di case e appartamenti, e dato che la VMC è un impianto di grandi dimensioni, la sua botola spesso si trova, almeno in parte, sopra la doccia.
Qual è la principale difficoltà, quindi, nei casi specifici in cui la botola è in parte collocata proprio sopra il box doccia?
Come accennato, le classiche botole di ispezione, solitamente in cartongesso, hanno un pannello di peso notevole che risulta difficile da maneggiare, specialmente se sei da solo.
Ma l’ostacolo non è solo il peso.
Il sistema di apertura e chiusura è uno dei punti deboli delle botole che sei abituato a maneggiare: il più delle volte il sistema premi-apri si rompe quindi la botola non si apre, oppure non si richiude.
O ancora, sempre a causa di queste componenti, l’anta si incastra e si fa molta fatica ad estrarla.
Se uniamo questi aspetti di difficoltà e disagio al fatto che, per essere estratta, la classica botola in cartongesso ha bisogno di parecchio spazio di movimento (in pratica la devi aprire di parecchi gradi verso il basso), ti ritrovi in una situazione snervante da gestire.
Sei costretto a muovere la botola in diagonale per sganciarla. Questo richiede molta forza per reggere il peso ma anche spazio per effettuare i movimenti senza urtare eventuali ostacoli.
Devi inventarti esercizi di contorsionismo per evitare che il pannello cada proprio sul box doccia. Come ben saprai, basta un colpetto per scheggiarlo o disintegrarlo completamente.
Dai racconti di chi ci è già passato sappiamo che spesso l’inquilino o lo stesso impiantista si tutela mettendo piumini, o altri elementi protettivi, sul vetro della doccia.
Leggi come esempio queste testimonianze di chi ci è già passato:
L’ispezione diventa un incubo ma anche un momento di pericolo.
In alcuni casi, tu come impiantista potresti giustamente rifiutarti fin dal principio di rimuovere la botola, proprio per non essere imputabile di danni causati da un lavoro che non dovrebbe spettare a te.
Ti sarai già posto, magari più volte, la seguente domanda:
“Com’è possibile che gli impianti sono sempre più evoluti e utilizzati, ma non è ancora stata inventata una chiusura che non renda ogni singola ispezione un incubo?”
La buona notizia è che non è proprio così.
Esiste una chiusura per grandi impianti a soffitto nata appositamente per un’ispezione semplicissima, dato che si estrae con un solo gesto (senza strani movimenti in diagonale), anche in pochissimo spazio e senza dover chiamare rinforzi. Insomma, garantendo la massima funzionalità e agilità d’ispezione.
Non lo dico solo io:




Se vuoi che il tuo lavoro d’impiantista non sia più un costante e inutile sforzo fisico con rischio di contestazioni…
Se vuoi che il cliente finale (a cui non importano i tecnicisimi) sia meravigliato dal tuo lavoro, grazie a una botola sicura e perfettamente mimetizzata…
Se vuoi poter ispezionare, ed eventualmente sostituire, l’intero impianto senza ricorrere a manovre improbabili o demolizioni…
Allora è il momento che anche tu scopra GIGAbotola: l’unica botola che rende le ispezioni un vero gioco da ragazzi.
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