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Spazi tecnici residui dentro casa: come chiuderli e nasconderli?

Abbiamo sempre detto che dividiamo le chiusure a filo muro in due macro categorie:

1. Le chiusure per impianti tecnici
2. Le chiusure per organizzare gli spazi

LE CHIUSURE PER IMPIANTI TECNICI

La prima categoria si riferisce a dispositivi progettati con lo scopo di nascondere impianti di soffitto a parete (attenzione! Anche in questo caso saranno due prodotti distinti) rendendoli allo stesso tempo ispezionabili in maniera semplice e sicura (ed eventualmente anche sostituibili senza demolizioni).

LE CHIUSURE PER ORGANIZZARE GLI SPAZI

La seconda categoria si riferisce a soluzioni nate, invece, per chiudere nicchie o spazi residui con l’obiettivo di sfruttarli al meglio ottimizzando gli spazi ottenendo alla fine un’estetica impeccabile. In poche parole, sono chiusure a parete che devono risultare ben visibili e ben integrate nello spazio e che dietro celano altri mondi piccoli o grandi ben organizzati.

Nella seconda categoria, per la sua natura piuttosto estetica, possiamo collocare anche le porte a filo muro che in fondo servono sempre a organizzare gli spazi dividendoli e unendoli tra loro.

Per essere ancora più precisi e riuscire ad andare

incontro a esigenze particolari, che tuttavia si verificano spesso, soprattutto nelle abitazioni, ecco una nuova categoria interessante che possiamo considerare e che va quindi risolta con un pro- dotto in grado di rispondere dal punto di vista estetico ma anche funzionale.

LE CHIUSURE PER SPAZI TECNICI

Di cosa si tratta?
Gli spazi tecnici residui, sono spazi in eccesso, che possiamo organizzare per sfruttarli al meglio, e che al contempo contengono elementi tecnici e tecnologici.

– Lavanderia
– Acqua calda sanitaria

Primo esempio: LAVANDERIA

Non sempre è possibile realizzarla all’interno di una stanza adibita esclusivamente a questa riunione.
Spesso la lavanderia viene ricavata in spazi residui all’interno dell’abitazione.
Ad esempio al fondo di un corridoio, in un sottoscala o in uno spazio mansardato.
Come definire, dunque, questo spazio in maniera semplice?

Quali soluzioni conosci?

Ante filo muro in MDF

Pessima idea, ecco perché. Materiali come l’MDF non sono ideali a causa della pesantezza in caso di dimensioni considerevoli e nel caso di necessità di far passare l’a- ria non sarà possibile forare o fessurare l’MDF. Inoltre, spesso con elettrodomestici come lavatrice e asciugatrice si generano variazioni di umidità e temperatura e l’MDF non è particolarmente stabile.

Ante e soluzioni improvvisate dal falegname o dal serramentista

Sicuramente l’alternativa più nota, quando non si trovano prodotti specifici, è quella di rivolgersi ad un falegname (o talvolta al serramentista) chiedendogli di produrre una chiusura ad hoc per quella situazione.

Te lo dico subito questa alternativa non è la migliore.

Innanzitutto si tratta di sistemi arrangiati in base al problema da risolvere e questo causa inconvenienti non da poco. Mi spiego meglio: gli sportelli prodotti dai falegnami non sono soluzioni standardizzate e consolidate.

Sono invece chiusure in un certo senso sperimentali e fatte esclusivamente per te in quel momento.

ANTECHA, per chiudere e definire la lavanderia

Per questo parliamo di inconvenienti come sprechi ma anche di rischi molto probabili:

1- Tempi lunghi e costi elevati: il falegname si occupa di mobili o infissi, per cui dovrà inventare una soluzione e progettare da zero il singolo manufatto da realizzare, trovare i materiali e gli accessori giusti e tutto questo richiede tempo e denaro.

2- Incognita su funzionalità e durata nel tempo: trattandosi di un prodotto realizzato appositamente e senza precedenti NON ci sono garanzie che sarà effettivamente funzionale, durevole nel tempo e performante.

Non sarebbe bello poter risolvere una lavanderia ricavata in uno spazio residuo senza ricorrere a soluzioni improvvisate e senza il rischio di degrado nel tempo?

Potendo ottenere un risultato esteticamente impeccabile, elegante, eventualmente invisibile e allo stesso tempo performante nel tempo e adeguato alla presenza di apparecchi come lavatrice e asciugatrice?

Secondo esempio: ACQUA CALDA SANITARIA

Spesso gli interventi di ristrutturazione di appartamenti prevedono la sostituzione di macchinari per la produzione di acqua calda sanitaria (ACS) con caldaie o scaldacqua elettrici o a gas più moderni, performanti e in regola con le leggi in vigore. Molte volte gli impianti da sostituire sono posizionati in luoghi non a norma o semplicemente non adatti alle esigenze progettuali.

Perciò sarà necessario studiare dove installare il nuovo macchinario, considerando anche come nasconderlo.

Caldaie e scaldacqua non sono esteticamente piacevoli, nessun abitante di casa vorrebbe vederli e nessun progettista vorrebbe mostrarli. In sostanza, vanno nascosti da qualche parte.

Quali soluzioni conosci?

Dietro un pensile in cucina

Pessima idea, ecco perché.
Solitamente, non conoscendo altre opzioni, si sceglie di applicare queste unità in cucina nascoste dietro uno dei pensili, spesso lasciando i tubi sottostanti a vista (quindi non raggiungendo completa- mente l’obiettivo di nascondere totalmente l’impianto alla vista). Inoltre, si ruba spazio prezioso soprattutto nel caso di cucine compatte.

In bagno, macchina in vista

Non è una soluzione.

Altra soluzione è quella di installare la caldaia o lo scal- dacqua in bagno, lasciando la macchina a vista sulla parete in una posizione alta sulla quale cade subito l’occhio. Ancora una volta si tratta di un compromesso. In realtà hai semplicemente nascosto la polvere sotto il tappeto.

Esempi di soluzioni arrangiate per nascondere la caldaia in casa

Fuori sul balcone con sportelli zincati o a vista

Non è una soluzione.
Chi ha la fortuna di avere un terrazzo o un balcone può optare per l’installazione all’esterno. Ma rischi di compromettere l’estetica dell’edificio con uno sportello in acciaio zincato o, peggio ancora, lasciando la caldaia a vista, che sarà sottoposta a tutte le variazioni di umidità e temperatura dell’ambiente esterno, rischiando di degradarsi prima del tempo.

D’altronde, la caldaia o lo scaldacqua devono essere facilmente ispezionabili e richiedono un ricambio d’aria con l’ambiente, soprattutto nelle versioni a gas; perciò, non si può eliminare il problema della resa estetica chiudendo questi impianti dietro una controparete o un controsoffitto e facendo finta che non esistano.

Non sarebbe meglio poter optare per un’anta filo muro progettata appositamente per i grandi impianti a parete?

Non sarebbe bello poter integrare la caldaia o lo scaldacqua all’interno o all’esterno dell’abitazione senza incorrere in uno dei soliti problemi?

Potendo chiudere e nascondere l’impianto alla vista, garantendone la migliore performance possibile?

Potendo ottenere anche un risultato estetico impeccabile e in linea con il resto del progetto e dell’ambiente?

Come fare dunque a risolvere spazi residui tecnici come lavanderia e acqua calda sanitaria?

Per risolvere queste situazioni in cui ti trovi di fronte a uno spazio residuo di natura tecnica, ti proponiamo ANTECHA, nata per chiudere impianti a parete, si presta perfettamente anche per stare dentro casa.

In questi casi specifici, ovvero in presenza di macchine come lavatrice o asciugatrice o di ACS, un’anta di materiali diversi non risulterebbe ideale in quanto variazioni di temperatura e umidità, presenza di acqua, potrebbe danneggiarla.

ANTECHA, per organizzare spazi tecnici residui

ANTECHA è tecnica grazie ai materiali di cui è costituita, ma allo stesso tempo permette di combinare molteplici possibilità di personalizzazione e finitura:

– tipologia di telaio: a seconda della situazione e del progetto, questo permette di lavorare in cantiere con facilità e anche di nascondere perfettamente il telaio integrando con la parete;

telaio a 3 o 4 lati: in questo modo potrai decidere se vuoi accedere o meno allo spazio che viene chiuso e risolvere ogni singola situazione specifica;

– tipologia di apertura dell’anta: a seconda delle preferenze e delle esigenze di stile, estetica e anche a seconda della disponibilità di spazio;

– dimensioni su misura: per un lavoro realmente personalizzato e cucito sulla tua situazione;

finiture e accessori: per integrarla perfettamente in casa, in maniera coerente a tutto il progetto e all’ambiente.

In questo modo, potrai chiudere uno spazio residuo destinato a ospitare elementi tecnici come lavatrice e asciugatrice per un risultato di totale integrazione con l’ambiente circostante e funzionale nel tempo (senza il rischio di degrado a causa di materiali inadeguati).

Poi, all’interno, potrai organizzarlo al meglio e liberamente secondo le tue esigenze specifiche di progetto.

Dunque, ANTECHA, con le sue caratteristiche chiude alla perfezione tutta la tecnica, permettendo anche un risultato estetico impeccabile.

Una volta chiuse le ante, ti dimenticherai di quello che si nasconde dietro.

ANTECHA per organizzare spazi tecnici residui esterni, ad esempio sul terrazzo
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