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Cosa sono le botole d’ispezione per impianti a soffitto?

Le botole d’ispezione, sono un tema con poco appeal per l’utilizzatore finale o per l’abitante di casa (proprio perché hanno a che fare con la tecnica degli impianti).

Tuttavia, sono un elemento di cui tenere conto sempre di più.

Con la presenza sempre più importante e costante di impianti nelle nostre abitazioni (ma in generale in ogni ambiente che frequentiamo), la conseguenza è che si presenta la necessità di garantire un accesso a tali impianti.

Infatti, in caso di manutenzione, revisione o riparazione si dovrà poter aprire la botola d’ispezione per mettere mano all’impianto.

Tra gli impianti che hanno bisogno di essere accessibili troviamo, ad esempio:

  • Aria condizionata canalizzata.
  • VMC, ovvero ventilazione meccanica controllata.
  • Collettore dell’impianto di riscaldamento a pavimento.
  • Quadro elettrico.
  • Valvole di acqua calda e fredda.
  • Centralino impianto di allarme.
  • Contatore luce.

Gli accessi a questi impianti sono del tutto secondari dal punto di vista estetico (anzi, dovrebbero proprio sparire) e di conseguenza è importante che non siano evidenziati ma che restino nascosti e poco evidenti.

Parola d’ordine: non disturbare l’armonia e l’atmosfera dello spazio.

In una casa sono altri gli elementi su cui lavorare per ottenere un’estetica gradevole e per dare il carattere che desideriamo. Pensiamo alle porte, agli arredi fissi e a quelli mobili, ai colori, agli oggetti e suppellettili.

Tornando alle chiusure di impianti tecnologici, prima dell’avvento delle soluzioni a filo e delle botole d’ispezione, per la chiusura si usavano ante in mdf oppure sportellini in lamiera pre-verniciata di colore bianco.

Il risultato? Poco durevole nel tempo e anti estetico.

L’mdf è un materiale ideale da utilizzare nel mondo dell’arredamento, ma poco si addice ai cambiamenti di umidità e che rischia di imbarcarsi, inoltre è molto pesante e poco performante a lungo andare per quel che riguarda la chiusura degli impianti.

La soluzione in lamiera è altrettanto limitata, soprattutto esteticamente. A lavoro finito si nota molto la presenza di questo tipo di chiusure a causa della loro sporgenza.

Le prime botole veramente a scomparsa sono state quelle in cartongesso. E la loro intenzione era proprio quella di sparire, andando oltre i le soluzioni in mdf e lamiera. Peccato che nella pratica hanno da subito presentato diversi limiti (estetici e di performance).

L’intuizione di un prodotto tanto utile non é stata, infatti, accompagnata da uno studio approfondito dal punto di vista tecnico e ancora oggi le botole in cartongesso sono quasi identiche alle prime nate vent’anni fa e si portano dietro gli stessi limiti e problemi:

  • Difficili da installare
  • Difficili da aprire e chiudere dopo averle installate 
  • Problemi di allineamento con la superficie del cartongesso 
  • Problemi di imbarcamento quando le misure superano una certa dimensione 
  • Spesso dotate di rinforzi improvvisati 
  • Gli scuretti non sempre restano uguali (tra il telaio e l’anta)
  • Installazione lunga a causa delle tre mani di stuccatura necessarie sull’anta 

È giunto il momento di lasciare andare i vecchi sistemi per abbracciare nuove soluzioni.

Clicca sul pulsante qui in fondo e scoprirai:

Come chiudere i grandi impianti a soffitto? (senza dover ricorrere alle botole in cartongesso o gli sportelli a soffitto).

Ti svelerò perché dovresti lasciarti alle spalle ogni sistema che conosci e superare i loro limiti (di performance, dimensionali, di durata nel tempo, di difetti estetici).

Quali caratteristiche dovrebbe avere la botola d’ispezione per impianti ideale? O meglio: quali problemi dovrebbe aiutare a risolvere?

Non mi resta che chiederti: 

Sei pronto a ottenere tutto questo?

Sei pronto a superare i soliti problemi legati alle botole d’ispezione che conosci?

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